
18 Dicembre 2024 ◦ 18:00 - 20:00
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STUDIO VISIT DI DICEMBRE A DOMUS CON PERFORMANCE E INSTALLAZIONI delle artiste residenti Sophie Lazari e Diane Krusche
Si chiude in bellezza l’anno 2024 del progetto di residenze internazionali “In Residence” dell’Associazione Domus Artist Residency, dedicata alla ricerca e all’arte contemporanea.
Le due artiste di dicembre, operanti tra Berlino e Austria, si sono connessione al tema della liberazione femminile e allo studio di alcuni aspetti storici ed antropologici legati ad esso. Il concetto di “treccia” e capelli, come dispositivi
simbolici, frutto del lavoro di Diane Krusche, autrice inoltre di un testo poetico legato a questa esperienza, si connette all’azione performativa di Sophie Lazari.
La Performance, che avverrà al piano terra di Domus, avrà inizio alle 18.00 in punto, si prega massima puntualità per motivi logistici.
<La leggenda della Rupe della Dannata è legata alla tragica storia di una giovane donna che, nel tentativo di sfuggire allo ius primae noctis imposto dal “Guercio di Puglia”, scelse di porre fine alla sua vita gettandosi dalla scogliera nell’abbraccio delle onde, nel mare di S. Caterina nel comune di Nardò. Questa reinterpretazione della performance mira a ribaltare la narrazione della leggenda, trasformando l’immagine della donna in una versione più forte e liberata. L’azione prevede la creazione di un quadro astratto muovendo una treccia immersa nella vernice su un tessuto steso a terra. Attraverso movimenti violenti, schizzi di vernice, ma anche momenti di pura sensualità e tenerezza, viene rivelata la forza della natura femminile.> (Sophie Lazari)
Sophie Lazari ha conseguito un BFA in illustrazione e grafica presso l’Università delle Arti di Berlino. Lavora anche come tatuatrice, graphic designer, performance artist, curatrice e coordinatrice di diversi progetti online e offline.
<Questa è la mia seconda installazione ispirata alle storie delle donne del sud Italia, ma anche della mia famiglia, della mia cerchia di amici, o anche ispirata da donne di tutto il mondo che non ho mai incontrato ma di cui ho sentito la storia. Riesco a sentire la connessione dei nostri destini, riesco a sentire la nostra eredità come collettivo di esseri femminili, la necessità di raccontare storie di repressione ma anche di libertà. Inoltre, essendo a Galatina per la nascita di questo progetto, sono ispirata dalla vecchia fiaba di Raperonzolo e la trovo rispecchiata nella leggenda “della rupe della dannata” che la mia amica artista Sophie Lazari sta intrecciando nel suo corpus di opere a Galatina in questa residenza. Esploro il significato di sorellanza con il mio lavoro e trovo una perfetta armonia con Sophie Lazari, mentre diamo vita al nostro processo creativo a cui contribuiamo ciascuna con il nostro linguaggio.> (Diane Krusche )
Diane Krusche ha studiato fashion design a Vienna, presso la Modeschule Hetzendorf, ha lavorato nel campo del fashion design, in progetti artistici con i bambini, per la televisione e il teatro, e in tournée con un musicista – nel campo dei costumi e della scenografia, sia a Vienna che a Berlino.