Periodo: (1551-1612)
Ritenuto uno degli ecclesiastici più dotti del tempo per la sua conoscenza di teologia, matematica, astrologia, cosmografia, fu esperto in lettere greche, storia sacra e profana.
A Roma, dove egli visse, fu amico del Cardinale Giulio Santoro e maestro di Pietro Aldobrandino, nipote di Clemente VIII. Proprio da questo Papa, nel 1602, fu nominato vescovo di Termoli.
Collaborò col Cardinale Cesare Baronio nella compilazione degli Annali ecclesiastici e tradusse dal greco in latino alcune opere importantissime come la vita di S. Maria Egiziaca, alcune lettere di San Basilio Magno e il Commonitorio di Giovanni Pontefice.
A lui si devono anche gli atti dell’ottavo concilio costantinopolitano.
Emulo di Ottavio Scalfo, che aveva donato la sua biblioteca ai cappuccini, dotò il fondo libraio dei francescani di ben 1600 suoi volumi.
Autore: da "Galatinesi Illustri" a cura di M.F. Natolo, A. Romano, M.R. Stomeo