TRIA E CICIARI (TAGLIATELLE E CECI)
Piatto antichissimo della tradizione greco-salentina, tipico della festività di San Giuseppe il 19 marzo.
Cosa serve:
- 300 gr. di Ceci
- 500 gr. di farina
- Olio, sale, pepe
- 1 cipolla
- 1 stecca di sedano
- 1 carota
- 1 pomodoro pelato
In una terrina si mettono a bagno con una manciata di sale i ceci secchi e si lasciano riposare per l’intera notte. Al mattino si cambia l’acqua e si mettono a cuocere a fuoco lento meglio se in una pentola di coccio*
*(Il recipiente di coccio salentino per la cottura dei legumi è la pignata).
Al primo bollore i ceci si colano, poi si rimettono in pentola con l’aggiunta di cipolla, prezzemolo, sedano, carota e un pomodoro pelato a pezzetti, coprendo il tegame interamente con acqua.
Se necessario durante la cottura aggiungere ancora acqua calda.
Cucinare a fuoco lento fino a quando i ceci iniziano a sfaldarsi. (Media di cottura 2 ore)
Dopo cotti, vanno colati in un recipiente a parte.
Intanto si prepara con la farina impastata per bene una sfoglia sottilissima “la Lacana” e da questa si tagliano delle listarelle non più larghe di ½ cm, si lasciano asciugare al riparo da correnti d’aria fino a quando la superfice della pasta appare secca.
La pasta va poi cucinata (6 min) in abbondante acqua salata e scolata al dente.
Intanto, in un tegame largo si fanno fumare 2 cucchiai di olio di oliva (quanto basta al condimento dei ceci cotti e della pasta), friggendo anche qualche striscia a pezzetti delle listarelle. (lasciate volontariamente da parte), avendo cura di fargli assumere un colore dorato.
Si aggiunge nel tegame i ceci ormai colati e la pasta cotta, rimescolando il tutto nel tegame per qualche decina di secondi tutto a fuoco vivo. Si serve spolverando un po’ di pepe sulla porzione.
(Gianfranco Conese)